A seguito della richiesta del P.U.A., che ha preventivamente rilevato la complessità del bisogno sociosanitario, viene convocata l’equipe multidisciplinare dell’U.V.M. da parte del direttore del distretto sanitario o suo delegato in qualità di coordinatore della stessa.
La valutazione dei casi, la predisposizione dei P.A.I. (Piano Assistenziale Individuale) e le conseguenti decisioni sono adottate dalla U.V.M. in seduta collegiale.
Nell’equipe multidisciplinare è presente un assistente sociale per le situazioni che necessitano di risposte a livello socioassistenziale. In particolare, l’assistente sociale promuove l’integrazione sociosanitaria e il raccordo con tutti i servizi pubblici e privati.
Come si accede
L’accesso non è diretto, ma avviene su segnalazione del P.U.A.
Per saperne di più
Le attività svolte dall’U.V.M. sono rivolte a:
- favorire il più a lungo possibile una idonea permanenza della persona in stato di bisogno sociosanitario presso il proprio domicilio;
- perseguire il rientro nell’ambiente di provenienza dopo la permanenza temporanea in strutture residenziali.
L’U.V.M. autorizza l’accesso o la proroga per varie tipologie di prestazioni: residenziali e semiresidenziali, in RP e RSA (entro 3 giorni dalla presentazione della richiesta), ai Centri di Riabilitazione ex art. 26 L. n. 833/1978 (entro 3 giorni), al sistema delle Cure Domiciliari – ADI (entro 48 ore); l’accesso a strutture extraregionali o per pazienti provenienti da fuori regione e l’accesso alle strutture residenziali psichiatriche (entro 10 giorni).
La valutazione multidimensionale viene effettuata con l’ausilio di schede, scale e sistemi di classificazione di varia tipologia, in base alle patologie dei pazienti e alle prestazioni da erogare, secondo le disposizioni in materia.
